Corleone

La Città regia dalle cento Chiese


barra2.gif - 1563,0 K


CHIESA MADRE

Dedicata a San Martino, fondata probabilmente intorno all'anno mille, ricostruita intorno al 1382 e modificata nel 1674 e nel 1769.
Al suo interno, le opere notevoli sono: una scultura marmorea raffigurante la Madonna del Soccorso di scuola gaginiana; numerose tele di Fra Felice da Sambuca; un coro ligneo del XVI secolo, opera dello scultore Li Volsi; paramenti e vasi sacri, molti dei quali di epoca barocca e di pregevole fattura.

CHIESA DEL CARMINE

Fu edificata nel quartiere di S. Lorenzo, sul finire del XV secolo, come convento carmelitano. Attualmente la chiesa Φ stata riaperta e ottimamente restaurata, riportando all'antico splendore gli affreschi settecenteschi. Pregevole la tela raffigurante la Madonna, attribuita a De Vigilia (1492).




CHIESA DI SANTA ROSALIA

Vi si conserva una tela raffigurante San Giovanni nell'isola di Patmos, di G. Velasco, ed un'altra raffigurante la Nativitα, di V. D'Anna, entrambe del XVII sec. restituite alla loro bellezza da un recente restauro. Da ammirare anche i pregevoli paramenti sacri e il Crocifisso della Catena, venerato da tutti i Corleonesi.
Il Crocifisso Φ posto dentro una vara lignea, costruita nel XVII sec. dallo scultore Francesco Reina e dal figlio, su commissione della Confraternita delle Cinque Piaghe.


CHIESA DI SAN LUDOVICO

Pare sia stata costruita nel XIV secolo. E' ad una navata con tre altari e vi si conserva una pregevole statua in legno del Santo.
Nel 1612, accanto alla chiesa, fu costruito un orfanotrofio, adesso in fase di restauro per essere destinato dal comune a locali per attivitα culturali.

CHIESA DI SAN DOMENICO

E' la pi∙ grande di Corleone dopo la Chiesa Madre e rappresenta un significativo esempio di architettura barocca. E' a tre navate e all'interno della chiesa si conserva un magnifico organo.

CHIESA DI SAN PIETRO

Risalente al 1300, Φ sicuramente una delle pi∙ antiche di Corleone. Sorge nell'omonimo quartiere, anch'esso fra i pi∙ antichi del paese.
Da ammirare il campanile, un parallelepipedo di calcarenite di Corleone, che risale all'epoca di costruzione della chiesa. All' interno vi sono notevoli stucchi del settecento di scuola serpottiana.




SANTUARIO DELL'ADDOLORATA

Una piccola chiesa a pianta centrale sormontata da una cupola; costituisce un altro esempio di architettura tardo barocca; al suo interno si custodisce una secentesca statua dell'Addolorata.



CHIESA DI SANT'AGOSTINO

Risale al 1300, mentre l'attiguo Convento al 1600. L'interno Φ di stile barocco e vi sono conservate: una grande tela con scenografia agostiniana del XVII secolo di autore ignoto; una tela di Giuseppe Ribera, che rappresenta il martirio di San Bartolomeo; un dipinto del Martirio dei SS. Innocenti del 1626 di autore ignoto; un dipinto del XVII secolo di Narcisio Quidonio, che rappresenta S. Liberata; un dipinto del XVIII secolo che rappresenta l'Immacolata di autore ignoto.
Vi sono anche due sculture: una statua in legno della Vergine del Soccorso del XVII secolo ed un Crocifisso del XVIII secolo, entrambi di autore ignoto. I locali del convento, gravemente danneggiati in seguito al terremoto del 1968, dovranno essere recuperati per ospitare la biblioteca comunale ed altre attivitα socio-culturali.




MONASTERO DEL SS. SALVATORE

Costruito nel XIII secolo, fu riedificato nel XVII secolo Φ all'interno vi si pu≥ ammirare: un'acquasantiera alta 1.35 m. che risale al XIII secolo e l'altare maggiore in marmo rosso con capitelli romanici del 1618.
Un affresco del 1735, che raffigura il trionfo di S. Benedetto con santi benedettini e carmelitani al cospetto della SS. Trinitα, opera di Filippo Randazzo, copre per intero la volta del tempio.

LA CHIESA DI S. MARCO

Fu costruita nel 1343 e riedificata nel 1770. Nonostante la fama sinistra di cui godeva, con storie di incantesimi e tesori, la gente si accostava volentieri a quella chiesetta fuori porta, ma frane e smottamenti hanno provato duramente la sua stabilitα, fino al colpo di grazia inserto dalle intemperie, quattro anni fa. In piedi sono rimasti alcuni tratti di muri, la parte retrostante e il prospetto principale, da cui si riconosce l'intonacatura settecentesca.

barra2.gif - 1563,0 K

Insieme alle Chiese si possono ancora visitare alcuni edifici realizzati da privati, tra cui Palazzo Provenzano, attualmente sede del museo civico.
La sua architettura Φ tipica dell'edilizia alto borghese ottocentesca. Prospetta di spigolo su Piazza Garibaldi, ma partecipa volumetricamente all'allineamento costituito da Palazzo Cammarata (attuale sede del Municipio) e dall'antico Palazzo Comunale con l'adiacente torre campanaria.
Il prospetto esterno, oggi deteriorato, Φ costituito da intonaco a stucco lucido con segni di bugnato, lesene e cornicioni.
I balconi hanno ringhiere e mensole in ferro fuso di manifattura tipicamente ottocentesca.

barra2.gif - 1563,0 K




copyrig.gif - .084 K Realizzazione a cura della MDM s.r.l. Tutti i diritti riservati.